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ECONOMIA | 17 febbraio 2017, 08:00

Mercato Immobiliare: Crif, nel 2016 +13,3% le richieste di mutui e surroghe, +7,4% i prestiti

Mercato Immobiliare: Crif, nel 2016 +13,3% le richieste di mutui e surroghe, +7,4% i prestiti

La domanda di credito, come molti osservatori dichiarano da più parti, è in ripresa: a fare il punto in maniera esaustiva sull’anno appena trascorso è il consueto Barometro CRIF, che monitora l’andamento delle richieste di nuovi mutui, di surroghe e di prestiti. In buona sostanza, vengono confermati i segnali positivi del 2015 e, grazie al miglioramento della congiuntura economica, l’accesso al credito si è fatto più semplice. Se le banche si mostrano più benevole e guardano con rinnovata attenzione la sottoscrizione di nuovi finanziamenti anche da parte delle famiglie italiane l’ottimismo è cresciuto. E, con esso, la voglia di comprare beni durevoli, casa in primis.

Secondo i dati del Barometro, dicembre 2016 ha visto un incremento del 21,3% del numero di interrogazioni relative a richieste effettive (non semplici preventivi) di nuovi mutui e surroghe rispetto allo stesso mese dell’anno scorso: è la crescita più alta degli ultimi sei mesi. Considerando l’anno nel suo complesso, siamo ad un notevole +13,3% rispetto a tutto il 2015. Un numero molto elevato, questo, che conferma una crescita continua della domanda negli ultimi anni, anche se non siamo ancora ai livelli del biennio 2009-2010, l’ultimo periodo prima che la crisi togliesse la voglia di comprare casa agli italiani. ovvero prima che la crisi economica raffreddasse l’interesse delle famiglie nei confronti dell’investimento sulla casa.

Se la domanda cresce, anche il mutuo si fa più “importante”: l’importo medio delle richieste di nuovi mutui e surroghe nel mese di dicembre è stato pari a 125.360 euro, +2,5% rispetto a quello di dicembre 2015. Il trend annuale, in linea di massima, è positivo: se dal 2010 ad oggi abbiamo assistito ad una progressiva contrazione dell’importo che si punta ad ottenere in fase di richiesta, dal 2015 ad oggi questo continuo calo sembra essersi arrestato: considerando le domande arrivate in tutto il 2016, siamo ad un confortante +0,9% rispetto al 2015. Siamo, chiaramente, tanto lontani dal periodo pre crisi, ma i segni positivi ci sono.

È il mutuo compreso tra i 100.000 e 150.000 euro quello più richiesto dagli italiani (è scelto dal 29,5% del totale) e solo il 22,4% delle domande punta a una cifra superiore ai 150mila euro. La durata più comune del finanziamento è compresa tra i 16 e i 20 anni (24,3% del totale), seguita dalla fascia tra i 21 e i 25 (20,9%).

Anche per ciò che concerne i finanziamenti, il 2016 è stato un anno contraddistinto da un trend positivo della domanda: a dicembre il numero richieste di prestiti (personali e finalizzati) è cresciuto dell’8,1% rispetto allo stesso mese del 2015. Considerando il 2016 nel complesso, la variazione annua vede un +7,4% rispetto al 2015, che è un dato oltremodo positivo se consideriamo che anche il 2015 era stato, per quanto riguarda i prestiti, un anno positivo (+5,9% rispetto al 2014). Siamo, in buona sostanza, tornati ai livelli del 2011: segno che i tassi vantaggiosi hanno reso nuovamente appetibili i prodotti di finanziamento presentati alle famiglie italiane, anche se la soglia “pre-crisi” è lontana. L’importo medio dei prestiti richiesti (personali e finalizzati) è stato di 7.655 euro (+5,5% rispetto a dicembre 2015).

Nel dettaglio, sono cresciute dell’8,2% in un anno le richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (auto e moto, arredamento, elettronica ed elettrodomestici, ma anche viaggi e spese mediche). I prestiti personali, invece – che di solito implicano importi più elevati e conseguentemente tempi più lunghi dei finalizzati (4.639 euro contro 10.749 euro) – sono cresciuti del 6,2%.

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