ECONOMIA - 14 gennaio 2017, 09:00

"Non possiamo aumentare i salari quando i bilanci aziendali non lo consentono"

Le parole di Nicolò Zumaglini, vice presidente dell'Unione Industriale Biellese con delega alle Relazioni Industriali, Welfare e Sicurezza, sul rinnovo del contratto tessile che ha portato allo sciopero del settore

"Non possiamo aumentare i salari quando i bilanci aziendali non lo consentono"

"Nel settore tessile abbigliamento ci sono aziende che vanno bene, altre che vanno male. Non possiamo aumentare i salari quando i bilanci aziendali non lo consentono. Questo vorrebbe dire perdere ancor di più competitività. Senza considerare che erodere ulteriormente i profitti già marginali o del tutto assenti vuol dire ridurre ancor di più la possibilità di investire. Così, invece di parlare di ripresa, parleremmo di ulteriore deterioramento di un quadro già compromesso". Lo afferma Nicolò Zumaglini, vice Presidente UIB con delega alle Relazioni Industriali, Welfare e Sicurezza, a proposito del rinnovo del ccnl tessile.

"La ricchezza va distribuita se viene prodotta, dopo che sia stata prodotta e dove si produce. Quindi in Azienda. Solo in quella sede è possibile realizzare un collegamento reale tra risultati e salari. Quanto al recupero del potere di acquisto, per evitare in futuro quanto già accaduto, occorre introdurre un meccanismo che consenta di allineare la crescita delle retribuzioni al valore effettivo dell’inflazione". 

c.s.

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