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EVENTI | 25 settembre 2016, 10:50

Canale Cavour compie 150 anni, Sergio Mattarella in visita a Vercelli

Il Capo dello Stato ha incontrato ieri, sabato 24 settembre, i vertici delle istituzioni piemontesi e i cittadini

Canale Cavour compie 150 anni, Sergio Mattarella in visita a Vercelli

È dalle grandi visioni e dalle grandi opere che nascono le opportunità per i territori? Il tema è attuale e discusso, soprattutto dopo il “No” di Roma alla candidatura olimpica.

Ma se è vero che la storia insegna qualcosa, quella della Canale Cavour racconta di un territorio (che insiste su quattro province e due regioni) che, un secolo e mezzo fa, ha avuto dal canale una spinta fondamentale verso la creazione di un'agricoltura moderna. E che, oggi, grazie proprio alla regimazione delle acque, è in grado di operare nel settore della tutela ambientale, nella conservazione di zone umide di interesse naturalistico, nella creazione di percorsi turistici attraverso la ciclabilità delle sponde, nella produzione di energie rinnovabili attraverso le centrali idroelettriche.

Le celebrazioni per i 150 anni dall'apertura del canale hanno vissuto sabato il loro momento centrale, con la visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha risposto positivamente all'invito dei vertici di Ovest ed Est Sesia, il consorzio di agricoltori che gestisce il canale.

Di sfide, visione del futuro, infrastrutture ha parlato il Capo dello Stato nel suo intervento al Teatro Civico. Davanti a una platea di amministratori locali, esponenti del mondo agricolo e imprenditoriale, studenti, Mattarella ha ripercorso le tappe salienti della vita di Camillo Cavour. “Rendiamo omaggio a Cavour, ma anche a questa città e questo territorio per le virtù civiche che, dal Risorgimento in poi, hanno lascia un segno nella storia d'Italia”, ha detto il Presidente ricordando le tappe fondamentali della vita di Cavour, della storia dell'Unità e del ruolo che la risicoltura ha avuto nell'economia del territorio. Un ruolo rispetto al quale il canale è stato fondamentale.

Oggi, quell'insuperata opera di ingegneria idraulica, ha anche molti altri ruoli: “Ad esempio salvaguardando il territorio da eventi calamitosi quali le alluvioni”, ha detto il Presidente, citando poi il lavoro e i sacrifici di quanti – anche oggi – sono all'opera per mantenere in funzione questa rete di canali “Dai tecnici agli acquaioli che hanno la capacità di gestire in modo virtuoso una risorsa tanto preziosa quanto è l'acqua”.

Un bene che sta diventando anche raro e che “Dovrà essere gestito in modo sempre più oculato lavorando verso l'innovazione e la ricerca di soluzioni tecniche sempre più efficienti - ha auspicato Mattarella -. La lezione di 150 anni fa è davanti ai nostri occhi, raccontata da un territorio plasmato anche grazie a quest'opera, che rappresenta una tappa del cammino umano, di crescita e di sviluppo dell'Italia e che racconta l'eco delle lotte delle mondine per le otto ore e per i diritti sindacali”.

Un pensiero del Presidente va anche ai territori, al borgo di Leri da recuperare come testimonianza del passato e occasione di rilancio.

Parla 18 minuti, il Presidente, e, alla fine del suo intervento, il saluto più affettuoso è per i ragazzi del coro “Che sono stati qui, ammirevoli, ad ascoltare tutti gli interventi”, dice. Mentre sta per lasciare il palco, due ragazzi gli portano una confezione di “Senateur”, le caramelle alla violetta che Cavour usava per stemperare la tensione nel corso dei suoi molteplici impegni. “Non sono Cavour, ma ne farò buon uso” sorride il Presidente prima di mettersi in posa tra i ragazzi per le foto e di stringere loro le mani.

Dal nostro corrispondente a Vercelli

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