“Ringrazio la Valle d’Aosta e la sua comunità nella quale ha scelto di vivere che mi ha consentito di unire lo sport, la famiglia, il lavoro di medico e mi premette un’ottima qualità della vita.” Con queste parole Catherine Bertone, la maratoneta valdostana ha salutato i tanti che hanno voluto complimentarsi con lei dopo il brillantissimo esito della gara olimpica di Rio nella quale si è piazzata 25ª.
Al rientro in Valle Regione, Coni ed Usl hanno voluto organizzare una piccola cerimonia di benvenuto per l’atleta pediatra e lo hanno fatto nell’atrio dell’ospedale Beauregard dove lei lavora.
Ad accoglierla davanti all’ingresso i “medici del sorriso” che hanno improvvisato con lei quei passi di danza che Catherine Bertone aveva fatto a Rio, subito dopo l’arrivo.
All’interno autorità e colleghi di lavoro hanno sottolineato come l’attività sportiva non abbia mai interferito con quella lavorativa. “Facevo i turni di notte – ha spiegato Bertone - la mattina mi allenavo ed il pomeriggio stavo con la famiglia.”
Anche l’aspetto sportivo di un’impresa compiuta da un dilettante nel senso più nobile del termine è stato nesso in evidenza nei vari interventi: Catherine Bertone non aveva a disposizione i mezzi che tanti altri atleti hanno, ma un’enorme forza di volontà, caparbietà e tenacia; doti che ha evidenziato a Rio e che adesso saranno di sprone ed esempio per altri atleti valdostani.