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ECONOMIA | 30 giugno 2015, 14:48

Coldiretti contro l'Europa per l'uso del latte in polvere nella produzione di formaggi

"Avrebbe conseguenze pesanti sulla tenuta degli allevamenti piemontesi"

Coldiretti contro l'Europa per l'uso del latte in polvere nella produzione di formaggi

“Preoccupazione e sconcerto” sono la reazione di Coldiretti Biella alla diffida inviata all’Italia dalla Commissione Europea per chiedere la fine del divieto di utilizzo del latte in polvere, concentrato e ricostituito per la preparazione di prodotti lattiero caseari. Dall’11 aprile del 1974 l’Italia aveva invece deciso di vietare ai caseifici l’uso di polvere di latte per produrre formaggi, yogurt e latte alimentare con lo scopo di mantenere alta la qualità dei prodotti caseari e di salvaguardarne l’autenticità, evitando inganni ai danni dei consumatori.  

I possibili effetti dovuti alla cancellazione della norma sarebbero particolarmente dannosi per il Piemonte, che occupa oggi una posizione di spicco nello scenario economico regionale come dimostrano i numeri: conta, infatti, 1.900 aziende, oltre 8mila addetti, vale 390 milioni di produzione lorda vendibile e ha a disposizione circa 8 milioni di quintali di produzioni. Inoltre, si fregia di 6 Dop regionali, Bra, Castelmagno, Murazzano, Robiola di Roccaverano, Toma Piemontese e una interregionale, il Gorgonzola.

“Non solo: le nostre due province, in particolare, sono terre di formaggi tipici, che tramandano tradizioni diverse dalla pianura alla montagna, tra cui quella Walser ancor oggi radicata in Valsesia - rimarcano Paolo Dellarole e Marco Chiesa, presidente e direttore di Coldiretti Vercelli Biella -. In Piemonte oltre il 70% del latte prodotto viene destinato alla trasformazione casearia. L’utilizzo del latte in polvere per la preparazione dei nostri formaggi avrebbe, quindi, conseguenze pesanti sulla tenuta degli allevamenti piemontesi e indurrebbe ad una elevata importazione. Nella nostra regione, su una produzione di 9 milioni di quintali di latte, il 25% viene destinato alla preparazione di formaggi Dop di cui la regione registra un’antica tradizione, non possiamo dunque pensare di produrre i nostri formaggi tipici senza il latte delle nostre stalle”.

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