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SPORT | 22 maggio 2015, 08:58

Basket - "Preferisco che a emergere sia la squadra"

Intervista al giovane eporediese Leonardo Calabrese, pilastro dell'under 19 che si prepara alla Finali Nazionali di categoria

Leonardo Calabrese

Leonardo Calabrese

Mancano pochi giorni, o per meglio dire, pochi allenamenti prima del gran finale di stagione, che per Calabrese significa maturità classica e dal punto di vista sportivo le Finali Nazionali di categoria. Biella, inserita in un girone che la vede contrapposta a Olimpia Milano, inarrivabile, a Pistoia e all’Orobica Bergamo partite dure, toste, con poche possibilità di recupero. L’Under 19 giocherà a Collegno e in quelle palestre sognano di diventare protagonisti i giovani di Biella. 

Tra questi Leonardo Calabrese, un centro di 2.05, che ha già calcato i parquet di Lega Gold accompagnando anche qualche volta la prima squadra. Leonardo è un punto di forza di una squadra che, dopo un inizio difficoltoso, ha trovato i giusti stimoli e appeal per arrivare a giocarsela fino in fondo.
“E’ stato un inizio molto difficile tante sconfitte, qualche infortunio, tutto sembrava difficile, poi con il lavoro siamo riusciti a rientrare e poter dire la nostra”.

Le partite più belle?
"Inutile dirlo l’esperienza degli spareggi tre vittorie belle, differenti, ma soprattutto un grande impatto di squadra, quell’esperienza è stata molto bella e coinvolgente".

Cosa deve fare Biella a Torino?
"Fondamentalmente rimanere concentrata, un azione dopo l’altra, una partita dopo l’altra non dobbiamo inventarci nulla, solo fare il nostro gioco".

Obiettivo?
"Lo ha già detto il coach, arrivare al secondo turno, poi tutto quello che viene va benissimo, siamo in una competizione in cui si confrontano i migliori della categoria e tutto questo da stimoli. Stiamo lavorando per arrivare carichi il giusto".

Obiettivo personale?
"Fare bene ma preferisco che sia la squadra a emergere, io quest’anno ho anche la maturità, studio al Liceo Classico, materia preferita filosofia (autore Nietzsche)".

Doppia fatica quindi?
"Si, impegnativo ma piacevole, io poi vengo tutti i giorni da Ivrea per allenarmi e giocare a Biella non sembra ma è un bell’impegno anche quello".

Modello?
"Il centro croato del Barcellona Ante Tomic, una garanzia sotto i tabelloni e un grande giocatore".

Tu che hai avuto modo di allenarti con la prima squadra che impressione hai avuto dei giocatori?
"Grande disponibilità da parte di tutti, mi ha stupito la tecnica di Laquintana, la presenza di Chillo a rimbalzo e la leadership di Infante e Voskuil".

Il futuro di Calabrese?
"Basket sicuramente ma dipende anche e soprattutto dall’università mi piacerebbe iscrivermi a giurisprudenza".

Giuseppe Rasolo

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