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CRONACA | 24 luglio 2014, 15:58

“Siamo perseguitati e non sappiamo il perché”

Luca e Dafne Cadoni, di Tavigliano, subiscono da anni danneggiamenti da uno sconosciuto

L'auto danneggiata della coppia

L'auto danneggiata della coppia

“Siamo perseguitati, ma non sappiamo da chi e soprattutto il perché”.

E’ disperata Dafne Siepi, che insieme al marito Luca Cadoni, sembra essere stata presa di mira, insieme ai loro due bambini, da un ignoto personaggio. Si introduce nella loro abitazione, a Tavigliano, per distruggere abiti e scarpe, danneggiare l’auto, spostare oggetti. Adesso, dopo anni di sopportazione, si sono rivolti alla Polizia di Stato e hanno presentato una denuncia-querela contro ignoti.

“Certo non possono fare molto – dicono i due coniugi -, visto che appunto è contro ignoti. Comunque ci hanno assicurato che faranno fare qualche giro in più alla pattuglia”. Gli episodi sono iniziati quando Luca Cadoni ha acquistato la casa, lungo il corso principale del paese, intorno al 2000. Soltanto sette anni dopo è arrivata ad abitarvi anche la moglie Dafne e lì sono nati i loro bambini.  “Sono anni che si ripetono situazioni e fatti che per quanto possano sembrare impossibili – continua la coppia - inducono a porsi domande e cercare delle risposte. Ci siamo spesso accorti che sparivano oggetti e a dir la verità, in principio, pensavamo fossero dimenticanze; poi, sparivano documenti, trovavamo oggetti ed apparecchi danneggiati (o manomessi), porte e finestre di casa e dell’auto aperte, senza segni di effrazione, indumenti e scarpe strappati e tagliati, oltre che rubinetti, anche del gas, aperti. Così insospettiti, per due volte, abbiamo cambiato la serratura di casa e provveduto ad installare all’interno della nostra abitazione una telecamera e un microfono durante le nostre brevi assenze da casa. Nonostante tutto, queste precauzioni sono risultate vane; infatti, tornavamo a casa e le registrazioni sia della telecamera che del microfono, per qualche strano motivo erano cancellate (o manomesse)”.

Il misterioso visitatore, a quanto pare, non ha mai lasciato tracce tali da farlo identificare. Che si tratti di una persona in carne e ossa, è assodato, visto che un fantasma o uno spirito maligno non avrebbe bisogno di far scattare la serratura di una porta, come si sente in una registrazione, per entrare. Ma allora chi, si accanisce da anni contro una coppia, che per giunta ha anche due bambini in tenera età? E possibile che nessuno, a Tavigliano, abbia mai visto qualche strano personaggio aggirarsi nei pressi dell’abitazione presa di mira insieme ai suoi occupanti? Oppure, preferiscono tacere e non farsi coinvolgere?. Fatto sta che Luca e Dafne, adesso, sono esasperati. “Crediamo che l’unica soluzione a tutto ciò – concludono - è di far sapere a chi ci conosce, parenti e amici, la realtà che viviamo, anzi che ci inducono a vivere. Speriamo di essere tutelati come famiglia e cittadini e persone”.

Elena Giacchero

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