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COSTUME E SOCIETÀ | 18 marzo 2014, 21:31

"Dieci anni e un romanzo dopo, l'aria di Biella è sempre quella di casa"

Vecchi amici, nuovi lettori e "la signora dell'autobus": la scrittrice Aislinn si racconta dopo la presentazione di Angelize

Sabato 15 marzo Aislinn ha presentato il suo primo urban fantasy, Angelize, uscito per Fabbri. Con lei, lo scrittore Luca Tarenzi

Sabato 15 marzo Aislinn ha presentato il suo primo urban fantasy, Angelize, uscito per Fabbri. Con lei, lo scrittore Luca Tarenzi

Fosse stato un sabato di marzo di quattordici anni fa, molto probabilmente avreste già incontrato Sara B. in una libreria di Biella. E sabato scorso l'avreste incontrata ancora: alla Feltrinelli di via Italia, in questo caso, non più (solo) lettrice appassionata, ma anche e soprattutto scrittrice e autrice di Angelize, uno dei rari casi di urban fantasy italiani in grado di mettere d'accordo critica e lettori. In senso buono, cosa importante da sottolineare.

- Cos'ha significato, per te, presentare il tuo primo romanzo importante nella città dove sei cresciuta?

È stata un'emozione diversa da tutte le altre. Presentare un proprio libro è sempre emozionante, intendiamoci, ed è sempre un piacere, ma rivedere i luoghi dove sono cresciuta, le strade che percorrevo quando avevo appena iniziato a scrivere qualche timido tentativo di storia, e ripensare a tutto il tempo che è passato e a tutto ciò che è cambiato... non esagero se dico che è stato quasi commovente. Non vivo più a Biella da dieci anni ormai, e anche se ci torno, a volte, perché ho ancora amici e parenti lì, e in fondo in un'oretta di strada posso arrivarci, non mi capita spesso.

-  Hai ritrovato volti conosciuti? Quali ti ha fatto più piacere vedere?

Be', naturalmente una parte dei parenti e degli amici di cui parlavo è venuta, e questo mi ha fatto piacere sul serio, in tutti i casi. Ho rivisto persone che non vedevo da anni e a cui sono affezionata, ma devo dire che l'incontro più curioso è stato con una signora che incontravo spesso sull'autobus, da ragazzina, e che era venuta alla presentazione... senza sapere che "Aislinn" fossi io!

- So che hai scritto un'opera ambientata a Biella: puoi dare qualche anticipazione ai lettori? Sarà ancora un urban fantasy? Quando uscirà?

Per la precisione, l'ambientazione è una cittadina piemontese immaginaria, che però è in gran parte ispirata a Biella. Chi conosce la mia città, dunque, ritroverà elementi reali, mescolati ad altri di fantasia oppure un po' modificati e "adattati". Soprattutto luoghi che mi sono cari, come il parco con la fontana di pietra a forma di orso, alcune vie del centro, la libreria dove andavo sempre da adolescente. Il romanzo a cui ti riferisci sarà sempre urban fantasy, e non sarà il solo ambientato in questa "quasi Biella"; ne ho già scritto un altro, che con il primo ha in comune solo alcuni personaggi e che al momento è affidato al mio agente. L'idea è dare origine a una serie di romanzi che siano indipendenti l'uno dall'altro, in modo che il lettore possa leggerne anche solo uno senza per questo rischiare di non capire gli avvenimenti e senza, quindi, essere costretto a seguire un'interminabile saga tomo dopo tomo, ma che siano comunque legati da uno "shared universe" e contengano rimandi e strizzatine d'occhio, per chi vorrà coglierle. Non so ancora dire quando usciranno, questi miei romanzi "piemontesi", ma credo non prima del 2015: in autunno 2014 tocca alla seconda parte di "Angelize".

- Dieci anni dopo: trovi cambiata Biella? Come?

Sì, è cambiata - negozi, edifici, ambienti nuovi non mancano. Per fare un esempio, quando mi sono trasferita gli Orsi non esistevano ancora... Tuttavia, lo spirito della città è sempre lo stesso e l'aria è quella di casa.

- Angelize è uscito lo scorso 6 novembre: come descriveresti questi primi mesi, per te e per il romanzo?

L'accoglienza è stata più calorosa di quello che avrei osato sperare, da parte di blogger e utenti di Facebook e dei vari social. In tanti mi hanno scritto, hanno recensito il romanzo, hanno amato i miei personaggi, e questa in assoluto è la soddisfazione più grande. Sono stati mesi frenetici per tanti versi, quindi ho avuto tante cose che mi distraessero dal costante pensiero "OH DEI OH DEI ANGELIZE E' USCITO!" Ma l'emozione resta. Per fortuna ho accanto persone che mi consigliano, mi consolano quando ci sono difficoltà, gioiscono con me quando succede qualcosa di bello, mi sopportano quando ho le mie crisi di depressione (ehm...). L'ultimo anno è stato una full immersion nel mondo dell'editoria, che mi ha fatto imparare tanto e ancora non ho finito di esplorare questa realtà.

- Qual è la cosa più bella che ti hanno detto? E, se ci sono state critiche, cosa ti hanno insegnato?

Mi hanno detto così tante cose belle! Soprattutto, mi hanno fatto piacere gli elogi relativi alla caratterizzazione dei personaggi, che sono la parte cui tengo di più e vorrei davvero risultassero vivi come sono per me. E mi ha fatto anche molto piacere che tanti sottolineassero come sia un libro insolito nell'ambito editoriale italiano. Spero che l'urban fantasy "tosto" - non il paranormal romance, che già abbonda sugli scaffali, ma l'urban fantasy - trovi più spazio. Per quanto riguarda le critiche, qualcuna c'è stata, com'è ovvio: non si può piacere a tutti. In genere, leggo i giudizi, ricavo quello che mi sembra possa essere utile e mi lascio alle spalle il resto. È l'unico modo per sopravvivere e continuare per la propria strada. 

Per seguire Aislinn: blog, Facebook e Twitter.

 

Rachele Totaro

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